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autore
brano
 
Cicerone
Della divinazione, II, 98
 
originale
 
98 Et, si ad rem pertinet quo modo caelo adfecto compositisque sideribus quodque animal oriatur, valeat id necesse est non in hominibus solum, verum in bestiis etiam; quo quid potest dici absurdius? L. quidem Tarutius Firmanus, familiaris noster, in primis Chaldaeicis rationibus eruditus, urbis etiam nostrae natalem diem repetebat ab iis Pardibus, quibus eam a Romulo conditam accepimus, Romamque, in iugo cum esset Luna, natam esse dicebat, nec eius fata canere dubitabat.
 
traduzione
 
98 E se ha importanza sapere sotto quale composizione del cielo e congiunzione delle stelle ciascun essere vivente nasca, bisogna che ci? valga non solo a proposito degli uomini, ma anche delle bestie. Si potrebbe dire una cosa pi? assurda di questa? Lucio Taruzio di Fermo, mio intimo amico, perfetto conoscitore della dottrina cald?a, faceva risalire anche il giorno natalizio della nostra citt? a quelle feste di Pale, in concomitanza delle quali si dice che essa fu fondata da Romolo, e diceva che Roma era nata mentre la luna si trovava nella costellazione della Libra, e non esitava a cantarne i destini.
 

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